Le leggende più conosciute del Madagascar

Patria del bambino malgascio, il Madagascar è noto non solo per la sua terra ma anche per la sua spiritualità. Credenze, leggende e racconti popolari vivono in tutta l’isola rossa.
Sebbene l’isola ospiti circa 18 comunità etniche, possiede anche una serie di racconti e leggende collettive che sono state tramandate di generazione in generazione.
Questi racconti si basano su storie tribali, storie d’amore, storie d’avventura, apologhi e racconti storici.
Come in tutte le culture umane, i malgasci amano raccontare storie e godersi quel momento accanto al fuoco in cui la nostra materia grigia trasmette un racconto. In questo articolo vi proponiamo un frammento di queste storie.

 

Il villaggio che si è trasformato in un caimano.

 

Nelle regioni secche, dure e aride del Madagascar, c’era un villaggio isolato e chiuso che si guadagnava da vivere con il commercio della ceramica, la pesca e la lavorazione del legno. Il villaggio era prospero e fiorente. Gli abitanti parlavano un buon patois e il futuro del villaggio era senza dubbio splendido.
Un giorno, alcuni viaggiatori arrivarono nel villaggio, avendo perso la strada, e chiesero acqua agli abitanti. Chiesero di essere serviti in una bella giara fatta nel villaggio.
Gli abitanti si riunirono e decisero all’unanimità di rifiutare la richiesta dei viaggiatori per paura di danneggiare gli accordi commerciali che avevano.
Al loro rifiuto, i viaggiatori discussero e protestarono, poi, vedendo che era impossibile far cambiare idea agli abitanti, decisero di maledire il villaggio. Condannarono gli abitanti del villaggio a trasformarsi in caimani e se ne andarono. Tre giorni dopo, i viaggiatori morirono di sete e gli abitanti del villaggio si trasformarono in caimani.

 

Gemelli separati sull’isola rossa.

Nel sud dell’isola, per la precisione nella città di Mananjary, la leggenda vuole che tutte le cucciolate di gemelli della tribù della città causino problemi. Questa leggenda è ben nota nel comune ed è diffusa in tutta l’Isola Rossa. Nasce da una profezia basata sulla fortuna superiore che avrebbero i gemelli e le persone nate sotto il segno zodiacale dei Gemelli. La credenza nasce da questa osservazione. Questo fatto spaventò la regina regnante, che decretò che i gemelli dovessero essere uccisi alla nascita per contrastare questo feticcio, che avrebbe potuto danneggiare lei e i suoi discendenti.
La maledizione lanciata dalla regina riguardava le cucciolate multiple ed era ulteriormente rafforzata dalle complicazioni che si verificavano nella città di Manajary quando si partorivano i gemelli. Si dice che nello stesso periodo siano stati osservati diversi problemi legati alla comparsa di gemelli.
La leggenda era così diffusa in questo periodo che il numero di parti gemellari segnalati nella regione di Manajary è diminuito rispetto all’intera isola.
Ancora oggi, in città i gemelli vengono separati alla nascita, anche se il fenomeno rimane raro.

 

Trimobe, la creatura che porta la fertilità nelle coppie

La storia di Trimobe ha due morali, che vi sveliamo subito. I vestiti non fanno l’uomo ed è importante interessarsi agli altri se si vuole essere felici. Il racconto è consigliato agli studenti di medicina e criminologia della Grande Isola.
In epoca reale, Trimobe era una creatura deforme i cui tratti del viso non riflettevano il vigore del suo spirito. Oltre alla sua grande intelligenza, aveva il dono di donare la fertilità alle coppie che incontrava offrendo loro dei talismani.
Un giorno, un re chiese i suoi servigi per avere una prole che gli succedesse.
Trimobe accettò, a condizione che tenesse il suo primogenito da divorare. Il re accettò, ma quando nacque il suo primo figlio lo sostituì con il figlio di uno dei suoi sudditi. Trimobe si accorse di questo stratagemma e si recò dal re con una nuova richiesta: disse al primogenito del re di interessarsi alle altre madri, ai padri e agli altri bambini, in modo da poter vivere per sempre felici e contenti.

 

Lago Tritriva

 

Lago simbolico della regione di Antsirabe, il lago Tritriva è lo scenario di una nota leggenda malgascia. Si dice che il lago sia lo scenario di una storia romantica risalente all’epoca del primo re di tutti i malgasci, Andriamolomerina. Si dice che il lago sia un leggendario luogo d’amore.
Si dice che il piccolo specchio d’acqua sia anche un luogo sacro della grande isola, testimone di importanti eventi che vi si svolgono. Attrazione turistica, il lago è visitabile e profondo 160 metri; si dice che sia un luogo mistico, l’acqua è azzurra e la balneazione è consentita.